Rassegna Stampa

Stefano D’Orazio è testimonial della nuova campagna d’informazione e sensibilizzazione di AIDO – Associazione Italiana perla Donazionedi Organi, Tessuti e Cellule – che per il dodicesimo anno rinnova l’appuntamento con la giornata nazionale “Un Anthurium per l’informazione”.

Sabato 5 e domenica 6 ottobre i volontari AIDO, in più di 1.500 piazze italiane, distribuiranno materiale informativo e offriranno piantine di Anthurium per finanziare nuove campagne di sensibilizzazione e per la ricerca sui trapianti.

Da anni D’Orazio è vicino all’Associazione a cui presta volentieri il suo supporto e la sua immagine per fornire un contributo mirato e corretto alla diffusione della cultura della donazione, come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza.

La giornata “Un Anthurium per l’informazione” sarà preceduta da una campagna d’informazione che partirà il 25 settembre sulle principali reti tv e radio nazionali.

Sono entusiasta di aderire personalmente e in maniera concreta alla nuova campagna Aido – dice D’Orazio – associazione a cui sono molto vicino e che si è sempre impegnata per la tutela della salute e per la cultura del dono. E’ importante non dare mai per scontata l’informazione e aggiornare i cittadini sui progressi e le possibilità che la donazione offre, soprattutto su un argomento che incontra ancora qualche pregiudizio”.

Quest’anno Aido festeggia i suoi primi 40 anni di attività, di passioni ed entusiasmo, in cui si sono intrecciate esistenze di soci, volontari, operatori sanitari e famiglie di donatori, che hanno permesso che la fine di una vita diventasse la rinascita di un’altra.

Il Gruppo Comunale di Bari “Giuseppe Grimaudo” sarà presente con una postazione, messa gentilmente a disposizione dalla Croce Rossa Italiana, dalle ore 09,00 alle ore 13,00 in PIAZZA  S. FERDINANDO a Bari.

 

 

 

 

Era il 24 settembre 2004 quando, per la prima volta, sostenuta dai medici, dal personale tecnico ed infermieristico, dai dirigenti degli ospedali riuniti di Bergamo, oltre che dalle istituzioni locali, regionali e nazionali e da tanti campioni di ciclismo, l'associazione Amici del trapianto di fegato onlus di Bergamo, dava il via ad un progetto che, da dieci anni, si sta ripetendo con risultati veramente entusiasmanti.

Credo sia ancora di grande attualità il contenuto delle finalità, scritto sulla prima brochure nel 2004 che, pertanto, è bene qui riportare: “Con l'organizzazione e la partecipazione a questa iniziativa vogliamo dimostrare che, grazie ad un trapianto e ad una donazione d'organo, persone destinate a morire sono di nuovo in grado di vivere una vita normale, di integrarsi pienamente nella società e di ottenere perfino prestazioni sportive al massimo livello. Noi intendiamo e vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica alla donazione e alla terapia del trapianto e, nello stesso tempo, esprimere un profondo e sentito “grazie” ai donatori e loro familiari per il nobile gesto. I trapiantati, che hanno già vinto la battaglia della vita contro la morte e la malattia, partecipano a queste gare sportive non competitive, convinti di ricordare alla gente i molti loro compagni che sono in attesa di trapianto e sollecitano cuori e menti a comprendere il miracolo di un trapianto. La persona trapiantata generalmente, dopo l'intervento, si trasforma, diventa più sensibile, più ricca spiritualmente perché è rinata, perché ha ricevuto in dono, per la seconda volta, la vita. Donare i propri organi è un gesto nobile, è trasformare la propria morte in vita per la salvezza di altri; per il trapiantato che ha ricevuto questo dono, è portare con sé, nel corpo e nella mente, il suo salvatore, con amore e riconoscenza”

Le prime cinque Granfondo hanno avuto come traguardo Roma; diversi sempre i percorsi, le tappe, le scuole, ospedali, istituti di ricerca ed istituzioni visitate. E' certo che le emozioni più intense sono state provate visitando le istituzioni alte: dal Campidoglio alla Camera, al Senato e, in particolare,  il Quirinale.

L'incontro col Presidente Giorgio Napolitano, nella granfondo del 2007, credo, rimarrà un ricordo indelebile in ognuno di noi:  la sua affabilità, semplicità e calorosa accoglienza ci ha emozionati. Altrettanto utili ed importanti le altre Granfondo; quella del 2009 nel Veneto e Trentino; quella del 2010 in Sicilia con visita all'ISMETT dove, ad accoglierci, c'era il Prof. Gridelli che precedentemente aveva lavorato agli Ospedali Riuniti di Bergamo, quella del 2011 nelle Marche e nel 2012 in Toscana. La decima Granfondo volevamo realizzarla con la visita al Parlamento Europeo; difficoltà logistiche per i percorsi ciclistici e le varie autorizzazioni ci hanno consigliato di desistere (potremo andare successivamente a Strasburgo ma in pullman). Abbiamo così scelto la meravigliosa regione Puglia dal 23 al 29 settembre 2013 con tappe, tra le altre, a Manfredonia, Bari, Gagliano ed Otranto dove visiteremo ospedali e scuole.

Leggi l'articolo allegato, scritto dal CORRIERE.IT in data 01 ottobre 2013

In occasione dell'evento conclusivo della 4ᵃ Edizione della Borsa di Studio "GIANMARKO BELLINI", l'istituto "ALBEROTANZA" di BARI ha pubblicato sulla propria rivista "L'albero... giugno 2013", l'articolo del Presidente Regionale Vito Scarola "Perchè parlare di Trapianti" ed alcuni dei lavori realizzati dai ragazzi che hanno partecipato al concorso ed appartenenti alle diverse scuole visitate per presentare il progetto T.V.D. (Ti Voglio Donare).

Leggi l'articolo "L'albero... giugno 2013"

Donati gli Organi di una Signora non più Giovane

Quando una persona cara viene a mancare sembra non ci sia alcun conforto alla immensa sofferenza che ne deriva; unica consolazione è la inconfessata illusione che in qualche parte, in qualche modo – ancora a noi sconosciuto – continui ad esistere. Scegliere di donare i propri organi, quale ultimo, sublime atto d’amore per la vita, può alimentare quella intima speranza, facendoci scorgere nell’altro una parte di chi ci ha lasciato.

Continua a leggere...  http://www.radiomadeinitaly.it/notizie/?p=49300

AIDO - 40 anni pieni di vite

L’Aido ripercorre i suoi momenti significativi

L’Associazione Italiana Donatori Organi nasce a Bergamo il 26 febbraio 1973. Bisogna comunque ricordare che il primo gruppo di donatori di organi a carattere prettamente provinciale si forma sempre a Bergamo (Donatori Organi di Bergamo - D.O.B.) per iniziativa di Giorgio Brumat.
Le prime fasi dell’Associazione si sovrappongono, non solo cronologicamente, con i primi trapianti italiani, al tempo possibili, esclusivamente per i reni. L’obiettivo dell’AIDO è quello di cercare di diffondere la prospettiva di tale trattamento risolutivo, come auspicabile alternativa alla dialisi pei nefropatici. Questa situazione, tra l’altro, si rivelava anche di maggior urgenza rispetto ad oggi, stanti le grosse difficoltà che tale trattamento comportava ancora agli inizi degli anni ‘70. I pazienti afflitti dalle varie forme di insufficienza renale, infatti, erano costretti a spostarsi di decine di chilometri per effettuare, con cadenza trisettimanale, il trattamento, a questo obbligati dalla scarsità e dalla dislocazione dei centri di cura.

Continua a leggere... in allegato l'articolo pubblicato sull'ARCOBALENO

La donazione degli organi è moltiplicatore di vite


In allegato l'intervista al Presidente AIDO Regionale

 

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