19 Marzo 2024
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*** Nota Credito con segno negativo ***

Trattasi di una anomalia insita nel flusso xml di Note Credito elettroniche ricevute dove gli importi, netto riga e riepilogo, sono calcolati e compilati con segno invertito, quindi negativi.
Lo standard a cui si rifà SIGEAdb considera il documento Nota Credito come storno in base alla definizione di TD4 nel campo TipoDocumento e non in base al segno degli importi.
Assunto: gli importi nel flusso della Nota Credito devono essere evidenziati con il segno naturale così come per il documento Fattura. Infatti, la Nota Credito serve a stornare in tutto o in parte una o più fatture e il Netto Riga di ciascuna linea nel documento devono deve essere evidenziato con il segno analogo a quello della riga originaria della fattura da stornare.
Da una indagine effettuata rileviamo che sono poche le Note Credito emesse dagli stessi fornitori con importi a segno invertito.
Soluzione: in fase di registrazione eliminare il segno agli importi proposti così come SIGEAdb li estrae dal flusso, dopo essersi assicurati che il segno negativo di ciascun importo derivi dal metodo di compilazione del flusso.
Come nella Fattura, la Nota Credito potrebbe comprendere importi in negativo, per esempio, per lo storno di sconti a valore; in questi casi l'importo della riga relativa allo sconto da stornare dovrà essere necessariamente di segno negativo.

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Spesometro ed esterometro: proroga al 30 aprile

La prima scadenza dell’esterometro e l’ultima dello spesometro saranno prorogate al prossimo 30 aprile.
L’annuncio è stato dato dal sottosegretario all’Economia al termine di un tavolo tecnico per superare «le criticità relative alla concomitanza delle scadenze fiscali, come lamentato in questi giorni da molti operatori del settore».
In pratica, professionisti e imprese avranno due mesi di tempo in più rispetto alla scadenza atttualmente fissata al 28 febbraio per effettuare i due adempimenti. L’esterometro riguarda i dati delle fatture da e verso l’estero che quindi non transitano dal canale dello SdI (Sistema di Interscambio) da cui passano tutte le fatture elettroniche tra “privati” obbligatorie dal 1° gennaio scorso.
Lo spesometro, invece, riguarda i dati delle fatture dell’ultima parte del 2018 (secondo semestre o terzo trimestre), visto che l’adempimento va in soffitta proprio con il debutto della Fattura Elettronica dal 2019.
Si vuole diversificare la scadenza dei termini per gli adempimenti relativi a esterometro e spesometro da quelli relativi alle comunicazioni Iva ed alla fatturazione elettronica. Ciò per dare maggior respiro e tranquillità nelle operazioni agli addetti. Quindi, per il momento resta ferma la scadenza del 28 febbraio per le comunicazioni dei dati delle liquidazioni Iva dell’ultimo trimestre 2018.
Così come non dovrebbe esserci un’ulteriore estensione per la moratoria delle sanzioni sulla fattura elettronica. Il 18 febbraio scade, infatti, il termine per i contribuenti Iva mensili per inviare allo SdI le fatture elettroniche relative al mese di gennaio senza incorrere in sanzioni.
La proroga di esterometro e spesometro dovrebbe bastare un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare su proposta del ministero dell’Economia.

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Fatturazione elettronica B2B: registrazione Indirizzo telematico sul sito dell'AdE

La ricezione delle Fatture elettroniche richiede che ciascuna ditta abbia attivato e comunicato il proprio Indirizzo telematico, non soltanto ai Fornitori ma anche all'Agenzia delle Entrate. L'indirizzo telematico coincide con il Codice destinatario che è attribuito a ciascuna ditta dal provider (intermediario) con il quale è stipulato il contratto per i servizi di fatturazione elettronica.

Come registrare il proprio Codice destinatario?

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Fatturazione elettronica B2B: semplificazioni fiscali e vantaggi

In seguito all'entrata in vigore del Decreto Legge 119 del 23 ottobre 2018, sono state riconosciute importanti semplificazioni fiscali e innovazioni nel processo tributario, in conseguenza all'introduzione della Fatturazione elettronica tra privati.

In realtà, già prima dell'approvazione del DL 119/2018, è stato previsto che:

  • i contribuenti titolari di partita IVA nel regime semplificato avranno l'esonero dalla tenuta dei Registri IVA
  • tutti i contribuenti titolari di partita IVA che emettono fatture elettroniche, ricevendo ed effettuando pagamenti in modalità tracciata per importi superiori a 500 euro, si vedranno riconosciuta la riduzione dei termini di accertamento fiscale di due anni

Quali vantaggi fiscali si avranno con la fattura elettronica?

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